Anselmo Martoni

(1921-2002) è stato il leader continuativo del “movimento” Massarentiano Molinellese. Combattente nella resistenza al nazifascismo nella brigata Matteotti, nel dopoguerra assume la guida delle organizzazioni Operaie Autonome di Molinella e altri incarichi sindacali Regionali e Nazionali.
Cooperatore e illuminato amministratore pubblico, sara’ eletto sindaco di Molinella ininterrottamente per 44 anni consecutivi dal 1951 al 1995.
E’ stato deputato e senatore della Repubblica ricoprendo vari incarichi nei governi De Gasperi, Zoli, Fanfani, Moro, Andreotti e Forlani.

La Storia

Anselmo Martoni nasce nella frazione di San Patrizio (Comune di Conselice (RA)) il 19 agosto 1921 da Tomaso, contadino, e Luigia Rossi, bracciante giornaliera, in una casa colonica posta in Via Canalazzo n. 2. A soli 16 mesi rimane orfano del padre. Nel 1923 con la madre Gigina si trasferisce in località La Zeppa (Comune di Massalombarda (RA)). In questo comune frequenta le scuole dell’obbligo per poi continuare gli studi alle Magistrali di Imola che però non conclude nonostante gli ottimi profitti dimostrati. Durante i mesi estivi lavora come stagionale allo Zuccherificio di Massalombarda. 

A 19 anni vince un concorso ed entra in Ferrovia. Il 10 febbraio 1940 viene fatto abile arruolato e il 27 ottobre chiamato alle Armi è assegnato al Centro Aeronautica affluenza di Ferrara. Con la sciagurata decisione di Mussolini di entrare in guerra, viene inviato in Africa settentrionale nel teatro di guerra libico dove rimane per quasi un anno. Nell’estate 1942 viene rimpatriato e destinato ad Aviano (UD). Subito dopo la firma dell’armistizio (8 settembre 1943), fugge da Aviano per evitare di mettersi al servizio dei tedeschi e dopo una settimana rientra a Massalombarda, dove riabbraccia la madre.

Il giovane Anselmo Martoni, non intendendo servire la Repubblica fascista di Salò, sceglie la Resistenza. Su consiglio del parente Paolo Fabbri, il noto socialista massarentiano, raggiunge il Fondone (base socialista clandestina di Bologna) e, nel marzo 1944 sale, con altri romagnoli, sull’appennino bolognese nella zona tra Porretta e Granaglione, dove incontra diversi giovani molinellesi, bolognesi e toscani. Qui si inquadra nella Brigata Matteotti di montagna capitanata nel luglio 1944, da Antonio Giuriolo. Partecipa a varie azioni militari e anche alla battaglia per la difesa della repubblica partigiana Monte Fiorino (MO) assediata e subito dopo conquistata dai tedeschi. La brigata si “sbanda” e si divide. Una parte resta in montagna, mentre una colonna di 11 partigiani tra i quali Martoni, su ordine Antonio Giuriolo, scende in pianura e raggiunge Selva Malvezzi (ottobre 1944) dove viene incorporata nella Brigata Matteotti di Pianura.

Alla liberazione di Molinella (17 Aprile 1945) Anselmo Martoni, viene designato primo Segretario Generale delle organizzazioni Operaie Autonome e viene eletto fiduciario (responsabile) del Partito Socialista bolognese, per la zona di Molinella, Medicina, Budrio, Baricella, Minerbio e Altedo. Viene eletto Sindaco di Molinella ininterrottamente dal 1951 fino al 1994.